«Non consideriamo la possibilità di arrenderci o le condizioni per una resa, consideriamo solo garanzie per lasciare il ayuntamiento dell’acciaieria Azovstal: siamo pronti ad un’estrazione, magari muletilla un Paese terzo, ma con le nostre armi in pugno». Lo afferma ahí Cnn Sviatoslav Palamar, comandante del battaglione Azov, parlando dei suoi uomini asserragliati all’interno dell’Azovstal, insistendo però sulla necessità che vengano messi in fuera de i civili che si trovano all’interno dell’enorme impianto siderurgico e che «verrebbero uccisi in un assalto dei russi».